Cheope è il nome fittizio dato a questo progetto di Restyling ed Interior Design di una casa al centro di Roma, nei pressi di Piazza Farnese, con altezza dei soffitti di oltre 5 metri.
L’dentificazione del centro più privato e protetto della casa nel ‘nido’ rappresentato dal letto ha trovato soluzione formale nel ‘baldacchino a piramide di Cheope’, mobile nella possibilità di sollevarlo fino a soffitto o abbassarlo ad includere il piano alternativamente sofà quadrato o letto.

L’edificio del ‘600 presentava vincoli di Tutela ed esigenze della proprietaria che necessitava di più spazi funzionali di quelli disponibili nella casa stessa benché dotata di vani molto grandi ed alti.

L’approccio iniziale è stato ricercato ‘ascoltando’ la casa stessa:

– ritrovando le ‘regole’ geometriche e proporzionali generali e particolari di ogni vano

. ‘ascoltando’ i suoni provenienti dalla stretta via medievale

– confrontarli con il riverbero naturale della casa da cui scaturirne l’effetto sensoriale della percezione degli ampi spazi interni

-studiando il soleggiamento e l’inclinazione dei raggi solari all’interno della casa donde elaborare la paletta dei colori e gli intervalli armonici della partitura ‘musicale’ dei colori e delle texture proposte nelle finiture e l’arredo.

La soluzione progettuale che ne è derivata è stata quella di creare dei sottovani lasciando a vista l’involucro architettonico originale, nel criterio della casa nella casa, ovviando alla creazione di partizioni murarie FISSE prediligendo quella di partizioni di arredo MOBILI.
In tal modo la configurazione degli ambiti di spazio è stata dinamica e variabile anziché fissa utilizzando pareti mobili che all’occorrenza possono creare spazi frammentati o interi con una fluidità variabile a seconda delle necessità momentaneee o fisse della proprietà, sia nella riservatezza privata (LETTO, STUDIO) sia nella disponibilità agli ospiti (SOGGIORNO a scenari dimensionali diversificati a seconda del numero delle persone ospitate, STUDIO a dimensione riservata o aperto al ricevimento della clientela).

La personalità della proprietaria ha suggerito la creazione di un progetto adatto alle attività ‘olistiche’ personali e agli effetti ambientali richiesti.