Rappresentazione dell’omonima opera di Italo Calvino presso il Teatro Piccolo di Milano.
“LE CITTA’ INVISIBILI” è la trasposizione teatrale dell’omonima opera letteraria di Italo Calvino. Il progetto delle scenografie è stato premiato ed esposto all’interno della mostra “I percorsi della creatività” allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma per celebrare l’opera creativa dello stilista Capucci.
Il progetto ha avuto molti riconoscimenti tra i quali quello del Teatro Potlach ed è stato esposto in molti eventi internazionali tra il 1992 e il 1995.
Il teatro Piccolo di Milano è una struttura che offre la possibilità di allestire le scene anche direttamente al centro della platea dove trova luogo anche una pedana elevatrice interrata.
L’opera di Calvino narra di città immaginarie alle quali l’autore ha data nomi di donna; per tale motivo il ‘concept’ delle scenografie è basato sulla progettazione di macchine scenografiche al pari di una progettazione di alta sartoria coadiuvata dalle possibilità di movimento che le strutture del teatro offrono.
Le MACCHINE SCENOGRAFICHE sostanzialmente si basano su cilindri in tessuti tecnici che contengono coassialmente elementi di sollevamento degli attori, spirali retrattili e roteanti che si dispiegano grazie ad aste telescopiche motorizzate.
Gli EFFETTI di illuminotecnica sono progettati secondo proiezioni di immagini e luci, oltre ai macchinari per la produzione di fumo, sulle superfici dei tessuti dei cilindri sospesi al centro del teatro alle capriate di servizio secondo un disegno planimetrico che vede lateralmente 4 cilindri ‘laterali’ ed al centro un sistema cilindrico ‘centrale’ dal quale un sistema di teli si dispiega ad ombrello allargandosi a mo’ di vele e costituendo così un supporto di proiezione di immagini in movimento.
Sul palco trova spazio uno schermo per retroproiezioni controllate da un banco di regia in sincrono con MUSICHE ED EFFETTI SONORI appositamente composti e pre-registrati per ciascuna scena. Tutte le musiche sono state composte dall’architetto Attilio Virgilio ed alcune di esse sono state rielaborate ed incluse nel cd “Il tempo di far la fantasia” realizzato dallo stesso architetto Attilio Virgilio con lo pseudonimo “Montefeltro”.